Casse della Regione vuote. Ecco tutti gli enti a rischio

 

Continuano i problemi per il governo Crocetta, e perciò per noi tutti siciliani. Le casse della regione sono vuote, liquidità a zero. Tutti i nodi del bilancio regionale stanno venendo al pettine, compresi quelli della finanziaria bis – tris, di quella mai ancora varata. Crocetta annuncia tagli da milioni di euro, solo 300 per la sanità, per provare a mettere toppe dove è possibile. Questo mese le buste paga ai dipendenti non sono arrivate ed è un segnale d'allarme che suona incessantemente ormai da mesi. Non potranno essere garantiti, ad esempio gli stipendi dell' Eas e dell'Esa, oltre 3,500 lavoratori. E a maggio non avranno più soldi in cassa nemmeno i dipendenti della Resais, Irsape e Fiera del Mediterraneo. Sul crac finanziario anche due importanti teatri come il Bellini di Catania e e l'Orchestra Sinfonica Siciliana. Una situazione ormai drammatica che dai primi conti neanche la manovra di bilancio Bis potrà risolvere. Infatti per garantire la copertura almeno fino a dicembre mancano 180 milioni di euro, che ad oggi non si sa dove trovare. In questa situazione anche la Corte dei Conti fa sentire la propria voce, in cui riappare la parola default e possibile commissariamento.
Continua lo stallo più totale di una regione che per troppo tempo è stata impegnata solo in lotte ed equilibri politici, ancora tutti da definire, in attesa del banco di prova delle prossime europee. Si aspetta, si discute, si taglia con la mannaia, non dicendo che i tagli altro non fanno che levare servizi ai cittadini, quei pochi che ancora esistono.