News Sicilia

Agenzia di Stampa Italpress
  • PALERMO (ITALPRESS) – A vincere la quarta edizione della finale regionale del “Premio Cambiamenti”, contest nazionale promosso dalla Cna, è stata “Quvita”, sturt-up di Catania che si occupa di telemedicina, monitoraggio e salute dei pazienti a domicilio tramite cartelle cliniche digitati personalizzate. Ad illustrare il progetto, Giuseppe Cutuli che ha convinto la qualificata giuria, coordinata […]

  • PALERMO (ITALPRESS) – Un combinato di ricadute legate a fattori culturali, economici e ambientali mette di fronte all’urgenza di ripensare un modello di sanità e di assistenza che abbia una visione globale, in cui salute e malattia sono il risultato di condizioni biologiche, ma anche di “determinanti” sociali che generano disuguaglianze di salute. A conferma, […]

  • PALERMO (ITALPRESS) – Un percorso che coinvolge tutte le regioni d’Italia non solo in un’ottica di sensibilizzazione, ma anche di confronto tra attori istituzionali nella ricerca di soluzioni comuni: un insieme di temi trattato negli “Stati generali sulle disabilità intellettive e disturbi del neurosviluppo in Sicilia”, organizzati da Anffas a Palazzo dei Normanni, a Palermo.All’evento, […]

Scuola. E' Crisi a Palermo

A Palermo secondo l'ultimo censimento di settore solo il 50% delle richieste può essere assorbito dal comparto pubblico. Le graduatorie, riferite ai bambini di fascia pre-scolare non superiore ai 36 mesi di vita (asili nido) riescono ad accogliere solo un bambino su due. Ma anche questo non è perfettamente corretto, infatti a questa percentuale va tolta la fascia protetta riservata ai figli dei Dipendenti Comunali che hanno il privilegio di avere dei posti riservati di diritto. Posti che in alcuni istituti arrivano all'80% della disponibilità. Tutti gli altri devono cedere alla scuola privata con i relativi costi. Resta comunque una guerra tra i “poveri” perchè il punto centrale non è quello delle fasce garantite o protette, ma della assoluta inadeguatezza delle strutture. Non investire nelle strutture scolastiche, nonostante una domanda-esigenza acclarata è gravissimo e certifica la sbagliata priorità degli altri investimenti pubblici che si prediligono. Non investire nelle scuole vuol dire non investire nel futuro e nella famiglia, più che incentivi a pioggia bisognerebbe rendere la vita più facile a tutti coloro, e sono sempre meno, che hanno ancora il coraggio di fare figli e di credere nella comunità in cui vivono.

Da un' inchiesta di Livesicilia.it

 

 

 

 

 

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