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Per la prima volta al mondo ad operare è un robot: primato all'ISMETT di Palermo

Un' intervento chirurgico effettuato da un robot. No, non è un film, è quanto avvenuto all'ISMETT di Palermo: per la prima volta al mondo attraverso l'utilizzo di una tecnica robotica mini-invasiva è stato eseguita "la resezione e il prelievo del lobo epatico destro a scopo di donazione senza l'ausilio del chirurgo", 5 fori in tutto ed un'incisione di soli 9 centimetri.

Questo eccezionale sistema si chiama "Da Vinci" e il paziente/donatore è un uomo di 45 anni. Parte del fegato del'uomo è stata trapiantata al fratello di quarantaquattro anni, affetto da cirrosi epatica e in lista di attesa per trapianto presso l'Istituto mediterraneo. L'intervento , durato 10 ore, è stato eseguito da un equipe guidata dal direttore dell'ISMETT Bruno Gridelli e da Marco Spada, responsabile della Chirurgia addominale e dei trapianti d'organo con la collaborazione dell'azienda ospedaliera universitaria Cisanello di Pisa, guidata dal professore Ugo Boggi.

I due uomini sono tornati alla loro vita di tutti i giorni, senza alcuna complicazione post operatoria.

Nessuna complicanza post operatoria né per il donatore né per il ricevente ne in questi giorni sono già tornati alle rispettive normali attività.

"Il trapianto di fegato da donatore vivente effettuato presso il nostro Istituto – ha detto Bruno Gridelli –rappresenta un importante esempio di fattiva collaborazione tra Centri trapianti di diverse regioni italiane e dimostra come collaborazioni di questo tipo possano favorire il progresso in campo trapiantologico. Interventi di questo tipo, eseguiti con l'ausilio di tecnologie emergenti quali quella robotica, sono importanti perché riducono il trauma operatorio e questo potrà favorire un incremento delle donazioni d'organo da vivente e di conseguenza del numero di trapianti.

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