News Sicilia

Agenzia di Stampa Italpress
  • PALERMO (ITALPRESS) – L’economia siciliana si appresta a chiudere il 2023 con una crescita che conferma la resilienza agli effetti negativi provocati dalla crisi pandemica, dal caro energia e dalla crescita dei tassi d’interesse. Secondo i dati dell’ufficio studi della Cgia di Mestre – come riporta il Giornale di Sicilia – rispetto al 2019 l’Isola […]

  • PALERMO (ITALPRESS) – Contro il caro voli “serve una mobilitazione sociale e politica. Solo facendo squadra si può combattere questo vero e proprio scandalo. Io sono una persona moderata e pacata, ho sempre rispettato e rispetto le istituzioni, ma credo sia giunto il momento di alzare la voce, con un’indignazione trasversale contro questo scandalo”. Lo […]

  • RAGUSA (ITALPRESS) – “Oggi abbiamo raggiunto un nuovo importante traguardo per la mobilità di tutto il territorio sud-orientale della Sicilia. Due anni fa la Regione, grazie al Consorzio autostrade siciliane, ha portato per la prima volta un’infrastruttura autostradale nel territorio ragusano, adesso aggiungiamo un altro tassello per dotare di un collegamento moderno ed efficiente un’area […]

Partiti si, ma chi tornerà... all'ARS

 

Per essere “partiti” i “partiti” sono partiti... ma chi tornerà... all'ARS. La campagna elettorale è finita, il silenzio di legge regna sovrano nelle 24 ore prima del voto. Sono dieci candidati alla poltronissima di presidente, diciannove le liste, 1.629 i candidati per i novanta banchi del Parlamento Regionale.

Ma qualcosa è profondamente cambiato rispetto alle precedenti regionali, quelle del 2008, quando i candidati alla presidenza erano cinque a dividersi l'appoggio di 18 liste. Oggi i candidati alla presidenza più accreditati hanno solo 4 liste correlate, oltre la metà delle scorse elezioni. La frammentazione percentuale del voto è praticamente raddoppiata. Ciò vuol dire che non potremo più aspettarci consensi “bolscevichi” su un candidato alla presidenza rispetto ad un altro, bene che vada avremo un presidente della regione eletto con poco più del 30% del consenso. Ricordiamo che alle ultime regionali Lombardo fu eletto con il 65,3% dei voti.

Ad aumentare il grado di incertezza due elementi nuovi e per certi versi conseguenziali alla situazione generale: il primo legato al fenomeno Grillo, che certamente avrà un risultato molto diverso dal 4,24% del 2008 sempre se l'equazione “piazze piene urne piene” regga. Il secondo dato dall'unico elemento statistico su cui sembrano essere tutti concordi, oltre il 30% dei votanti ancora non ha deciso per chi votare e a sentirne la voce, deciderà solo al momento in cui sarà dentro la cabina elettorale.

Comunque si voglia “giocare” con i numeri, Domenica dalle 08 alle 22 i siciliani andranno a votare e faranno la loro scelta.

In bocca al lupo Sicilia!




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