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Palermo e i rifiuti, arriva la Rap

rifiutiRivoluzione in tema di rifiuti a Palermo. Il Consiglio comunale ha dato il via libera alla costituzione della Rap (Risorsa ambiente Palermo).

In questo modo si autorizza il sindaco a procedere (tramite la nuova società)  - prima con l'affitto temporaneo e dopo con l'acquisto entro sei mesi  - dell'intero complesso aziendale dell'Amia, l'azienda dichiarata fallita, che gestisce la raccolta e lo smaltimento dei rifiuti nel capoluogo siciliano.

Il Consiglio ha approvato lo statuto e l'atto costitutivo della nuova società, pur in presenza del parere contrario dei revisori dei conti, che il Consiglio non ha ritenuto di condividere. I revisori, in particolare, hanno sollevato alcune obiezioni circa la verifica della congruità del prezzo di affitto e di vendita e sull'assenza di un piano industriale, che consenta di comprendere la vantaggiosità dell'operazione. Inoltre, nella previsione di spesa, il costo del servizio aumenta di circa 40 milioni di euro, in più, con il rischio, secondo i revisori, di un aumento della Tares.

"In effetti, rispetto al costo dell'affitto e della cessione, trattandosi non di procedura di libero mercato, bensì fallimentare - spiega il vice presidente vicario del Consiglio comunale di Palermo, Nadia Spallitta -, si è in presenza di stime predisposte per legge dagli organi del tribunale fallimentare, e come tali devono ritenersi congrue ed attendibili, e alle quali, quindi, il Comune ha aderito. Per quanto riguarda il business plan triennale, il sindaco Leoluca Orlando, presente in aula, ha chiarito 'che necessita di un preventivo accordo con i sindacati e che sarà posto a corredo del provvedimento definitivo di cessione aziendale' - dice ancora Spallitta -. Sarà quella la sede per verificare le scelte gestionali e garantire alla città la qualità e l'efficienza dei servizi di smaltimento e di raccolta dei rifiuti, privilegiando la raccolta differenziata e processi innovativi con la categorica esclusione, già preannunciata dal sindaco, del ricorso all'inceneritore".

Con riferimento al costo del servizio, il rischio di un aumento della pressione fiscale "potrebbe essere reale - ammette Spallitta -, tuttavia, confido molto nella capacità di riorganizzazione della società".

Decisamente critico di fronte alla delibera su Amia è Rosario Filoramo, consigliere comunale del Pd, secondo il quale "la costituzione di una nuova azienda e la proposta al tribunale di affitto con diritto di prelazione all'acquisto di Amia è solo utile ad affrontare e risolvere temporaneamente il problema della salvaguardia dei lavoratori, ma non può prescindere dalla trasparenza e dalla priorità nell'uso delle risorse già presenti nell'Amministrazione comunale. Purtroppo nessuna delle iniziative utili a trasformare radicalmente la gestione del ciclo dei rifiuti viene avviata. I palermitani continueranno a soffrire per i disservizi nella raccolta e nello smaltimento e a pagare il tributo più alto d'Italia".

Il segretario della Cgil di Palermo, Maurizio Calà, ritiene necessario che si apra un tavolo con le organizzazioni sindacali per capire come si immagina di gestire la nuova fase ''stando attenti a non aumentare il vincolo della tassazione in una città che soffre di povertà. Come al solito - denuncia - non c'è stato alcun incontro con il sindacato e non comprendiamo per quale ragione: il sindaco ci aveva promesso di convocarci prima del Consiglio comunale per verificare insieme le condizioni della delibera sulla nuova società che prenderà il posto di Amia. Si continua a rifiutare un confronto sulle grandi questioni della città che non possono essere esaminate solo nei momenti emergenziali o durante le vertenze occupazionali, perchè in gioco oltre alla messa in equilibrio dell'azienda, alla sua stabilità efficienza ed efficacia ci sono le grandi partite che riguardano il futuro della città, a partire dalla raccolta differenziata, allo smaltimento, alla pulizia".

"C'è ancora molto lavoro da fare, ma il futuro è cominciato. Il risultato del voto - secondo il primo cittadino -  dimostra la bontà della proposta politica e tecnica avanzata dall'Amministrazione comunale, che non comporterà un aumento di spesa per le casse comunali e garantirà i livelli occupazionali dei dipendenti, permettendo una migliore integrazione e un maggior coordinamento dei servizi con le altre aziende e con gli altri uffici comunali".