La notizia arriva in Italia come un fulmine a ciel sereno. Mentre i Forconi, i taxisti ed i benzinai si preparano a saldare la loro protesta, nel mondo Mark Zuckenberg, il fondatore di Wikipedia, Google ed insomma tutte le major del mondo di Internet dichiarano il primo sciopero generale della Rete Internet. A distanza di 24 ore, l'FBI, di imperio, arresta Kim Schmitz, fondatore di Megaupload e Megavideo, accusato di crimini relativi alla pirateria online. Milioni di dati privati, video, archivi, fotografie, films, album e tutto quello che poteva contenere il più grande e noto archivio "cloud" del mondo viene spazzato via. Ed i milioni di utenti nel mondo? Nessuno di loro ha diritti, nessuno di loro in base alla legge americana può chiedere che gli vengano restituiti o vengano cancellati senza alcun avviso preventivo agli utenti? Ecco una delle chiavi della battaglia legale che sarà presto intrapresa e potrebbe veder coinvolti gli utenti in tutto il mondo. Ma poi, come è noto per le vicende della Rete, esistono altri modi.
Gli stessi pirati della Silicon Valley che hanno permesso la nascita dei servizi che ogni giorno tutti noi usiamo hanno già chiesto al presidente Obama di rigettare la richiesta presentata al Congresso per la cancellazione immediata di qualsiasi link che portasse ad accedere a contenuto protetto da copyright. L'azione intrapresa dall'FBI è illegale anche per l'attuale legge vigente. Ma come abbiamo accennato, in Rete si muovono gruppi come Anonymous, Lulz Sec, il team ispirato da Julian Assange e tanti altri, che potrebbero agire prima che il presidente Obama si lanci nel vivo della campagna elettorale americana. Non molto tempo fa, Megaupload e Megavideo erano stati indicati come i degni successori del sistema torrent, quello che permette di "spacchettare" dati in giro per il mondo ed agire da "riconoscitore" dei vari pezzi per permettere il "pear to pear", "p2p" o "download".
Ora, senza azioni di forza, qualsiasi utente, può presentare la richiesta dei propri dati andati perduti per un'azione lllegale dell'FBI negli USA. Dove firmare e lasciare la propria richiesta? Abbiate pazienza, dalla Rete arriverà presto il sistema giusto per farsi sentire.