News Sicilia

Agenzia di Stampa Italpress
  • PALERMO (ITALPRESS) – L’economia siciliana si appresta a chiudere il 2023 con una crescita che conferma la resilienza agli effetti negativi provocati dalla crisi pandemica, dal caro energia e dalla crescita dei tassi d’interesse. Secondo i dati dell’ufficio studi della Cgia di Mestre – come riporta il Giornale di Sicilia – rispetto al 2019 l’Isola […]

  • PALERMO (ITALPRESS) – Contro il caro voli “serve una mobilitazione sociale e politica. Solo facendo squadra si può combattere questo vero e proprio scandalo. Io sono una persona moderata e pacata, ho sempre rispettato e rispetto le istituzioni, ma credo sia giunto il momento di alzare la voce, con un’indignazione trasversale contro questo scandalo”. Lo […]

  • RAGUSA (ITALPRESS) – “Oggi abbiamo raggiunto un nuovo importante traguardo per la mobilità di tutto il territorio sud-orientale della Sicilia. Due anni fa la Regione, grazie al Consorzio autostrade siciliane, ha portato per la prima volta un’infrastruttura autostradale nel territorio ragusano, adesso aggiungiamo un altro tassello per dotare di un collegamento moderno ed efficiente un’area […]

Giornalismo è rapporto fiduciario...?

Il giudice del lavoro da ragione a Crocetta. I giornalisti della regione potevano essere licenziati. All'indomani della sentenza del tribunale del lavoro di Palermo, con cui di fatto si rigetta il ricorso degli oltre 20 giornalisti assunti dalla giunta regionale dell'ex governatore Totò Cuffaro come ufficio stampa della regione senza alcun concorso pubblico, poi licenziati in blocco da Crocetta, sorge spontaneo porsi alcuni interrogativi sulla professione. Perchè esiste un ordine nazionale dei giornalisti? Perchè un sindacato? Perché un codice etico ben definito oltre alle innumerevoli carte etiche tematiche? Perchè per diventare professionisti bisogna superare degli esami di stato? Perchè in virtù di tutto ciò sono normate a ragion di legge sanzioni disciplinari per i giornalisti? Insomma perchè tutto ciò se poi la professione, così ben definita e regolamentata, si deve risolvere in uno sterile rapporto fiduciario.

Se ricordo alcuni passi dei testi studiati prima di approcciarmi a questa, che io ritengo una professione, si ripeteva spesso che compito del giornalista è tenere viva la coscienza sociale, informare e rendere partecipe la collettività, mi continuo a chiedere cosa c'entri il rapporto fiduciario. Un professionista risponde al mandato etico e morale della propria professione in cui l'unico rapporto fiduciario previsto è quello con i lettori.

Il giornalista è un professionista, al pari di un ingegnere, avvocato, medico ecc., e come per queste categorie, per essere assunto in un ente pubblico non dovrebbe mai accettare una chiamata diretta “fiduciaria”. Difendendo la propria autonomia e categoria professionale, ancora di più per lavorare in un ente pubblico che per natura è al servizio della collettività, dovrebbe passare da un concorso pubblico. Perchè l'amministrazione pubblica ha la necessità di instaurare un rapporto fiduciario e non professionale con un giornalista, quello che si cela dietro da qualsiaasi parte si guardi sempra essere sempre poco chiaro. L'Amministrazione ha la necessità di non comunicare la verità e perciò ha bisogno di operatori compiacenti, cosa c'è che giustifica la necessità di un rapporto fiduciario, un atto amministrativo è giusto, opportuno, necessario o il contrario. Il rischio grande che si corre e che un giornalista di un ente pubblico dovrebbe sposare la linea della propaganda e non dell'informazione....

di Ugo Piazza


Aggiungi commento

Codice di sicurezza
Aggiorna