News Sicilia

Agenzia di Stampa Italpress
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Formazione ora gli Enti parlano di “macelleria sociale. “Ma mi faccia il piacere”...

 

Gli enti di Formazione sui tagli proposti dalla regione che farebbero passare il budget ora da 129 a 117 euro l'ora gridano alla "alla macelleria sociale, saremo costretti a licenziare". Ma siamo sicuri che sia così. A volte meglio stare zitti...

La Formazione regionale non esiste. Esistono gli Enti di Formazione.
Costume tutto siciliano è quello del retro pensiero, iniziare a parlare ed affrontare i problemi dalle dietrologie e dai luoghi comuni, mai dalla sostanza che in altri contesti si chiama verità. Bella o brutta che sia, dolorosa o meno, la verità resta sempre un giusto punto di partenza.
Al di là dei proclami politici,(Crocetta in tutta la propria campagna elettorale ha continuamente dichiarato: "abolirò la formazione regionale..." cosa che non è mai avvenuta ovviamente) che sono solo dietrologia, proviamo a dire le cose come stanno sul pozzo senza fondo della Formazione Regionale di cui tutti sentono parlare ma pochi ne conoscono il semplice meccanismo.
In realtà la Formazione Regionale non esiste. Esistono gli Enti di Formazione che è cosa ben diversa.
Ecco infatti come stanno le cose: La Sicilia è l'unica regione italiana con oltre 10 mila addetti alla formazione da parte degli enti accreditati, solo la nostra regione assorbe il 45 % del totale nazionale, però con un tasso di disoccupazione giovanile superiore al 34% per una spesa complessiva che si aggira sui 400 milioni di euro. Il sistema è semplice, cristallizzato nella storia. Si costituisce un ente di formazione, se ne chiedeva l'accreditamento da parte della regione, cioè l'iscrizione in apposite liste, autorizzate in maniera totalmente discrezionale dall'Assessorato Regionale alla Formazione, e poi ricevuto l'accreditamento si presentava un progetto di formazione pronto ad essere finanziato.
Niente di più semplice e strutturato con tanto di padrini politici e appartenenze per ogni singolo ente. Non a caso i continui scandali sulla parentopoli nella formazione in Sicilia. Amici e parenti di politici assunti nei vari enti di formazione, chi sa come mai? Certo anche loro hanno diritto a trovare lavoro... Magari proprio in un ente di formazione che si è fatto accreditare e finanziare proprio da quel politico amico o parente.
La Formazione Professionale in Sicilia non esiste, ricordiamo una dichiarazione dell'allora Presidente Regionale di Confindustria che dichiarava: "ll sistema della formazione è un oggetto sconosciuto al mondo delle aziende. E' piuttosto un grande ammortizzatore sociale e una macchina per le clientele politiche. Sono stati davvero pochissimi i giovani che hanno frequentato questi corsi e che sono stati assunti dalle imprese". Ed è proprio così la media è di 7 giovani su cento in costante decrescita. E fa riflettere che proprio il presidente di Confindustria, cioè l'associazione di categoria che dovrebbe rappresentare proprio la così detta richiesta post formativa, sottolineava già anni fa, il totale scollamento tra offerta formativa ed esigenze di mercato. In sostanza non si forma neanche rispetto alla richiesta specifica di professionalità o di nuove professionalità che il mercato del lavoro richiede.

Per non parlarle del livello medio di professionalità con cui escono i corsisti dopo anni di formazione. Ricordo uno stage richiestoci da un ente di formazione proprio nella nostra azienda per un web designer... un giorno gli chiesi personalmente di scegliere i colori per un sito dal pantone dei colori di una determinata gamma... be mi rispose "cosa è il pantone". Alla faccia della formazione...
Tutto testimonia, certo non mancheranno le "mosche bianche" che il sistema formativo non è da riformare, perchè non si può riformare qualcosa che non esiste. Esisto gli Enti di Formazione, quelli si e ben presenti. Proprio di pochi giorni fa lo scandalo che vide acclarare che vi sono impiegati e dirigenti di vario genere di tali enti che si attribuiscono stipendi da 60 a 120 mila euro all'anno. Cioè i proprietari degli Enti stessi. Ovviamente parliamo di somme europee cioè pubbliche, che dovrebbero servire allo sviluppo e non certo allo Stipendificio.