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Dimissioni di Lombardo, domani è un altro giorno e si vedrà...

Ore 17.30 conferenza stampa di Lombardo Oggi è il 31 luglio, e questa certamente non è una notizia... ma la stessa data è quella preannunciata dal Governatore della Sicilia Raffaele Lombardo per le proprie dimissioni, e questa certamente lo è. Dimissioni date per certe dall'intero panorama politico e mediatico, troppe volte annunciate e ribadite per prevedere un dietro front.

Ma partendo dal presupposto filosofico, che le domande dell'uomo hanno sempre un valore assoluto, perché contestualizzabili fuori dal tempo, mentre le risposte sono per natura mutabili rispetto al divenire e alla mutevolezza degli eventi, noi non ci vogliamo sottrarre al ragionamento . Cosa potrebbe accadere al posto delle dimissioni? Cioè Lombardo potrebbe decidere di non dimettersi?

Nelle pieghe della sopra accennata mutevolezza degli eventi umani, e ancora di più politici, un'alternativa ci potrebbe essere. Raffaele Lombardo potrebbe optare, invece di dimettersi, per autosospendersi, del resto gli elementi dialettici per farlo potrebbero anche esserci: Visto che il rinvio a giudizio non c'è stato, che il momento economico finanziario della regione potrebbe “invocare” la bandiera del senso di responsabilità nel rimanere al proprio posto, che si dovrebbe attivare il meccanismo delle campagne elettorali ad agosto... e c'è caldo, che va completato il piano di rientro della spesa sanitaria, oggi argomento alla ribalta della cronaca nazionale, visto che la Sicilia sembrerebbe essere tra le regioni virtuose in tal senso, che qualche timido invito dal PD a rimanere in sella c'è stato... “la settanta potrebbe appattare”.

Auto sospendendosi Lombardo, di fatto, passerebbe il testimone al vice presidente Massimo Russo, attuale Assessore alla Sanità, la Giunta resterebbe in piedi e tra una cosa e l'altra si potrebbe andare a votare nella prossima primavera, cioè a scadenza naturale di mandato.

Questo è solo un ragionamento, e come tale suscettibile di innumerevoli interpretazioni e declinazioni, ma visto che a pensare non si fa mai peccato... domani è un altro giorno e si vedrà...




 

 

Commenti  

 
#2 STRAPAGATI PER DISTRUGGERE TUTTO - MANDATELI A ZAPPARE - AMMESSO CHE SAPPIANO ZAPPARE!FRANCESCO BUFFA DESI 2012-08-04 14:34
Quando questi signori se ne vanno è solo una grazia di Dio! E che Dio ci protegga da altri che meditano di prenderne il posto per cibarsi degli stessi assurdi privilegi di chi li ha preceduto!
Si chiude la XV legislatura dell’Ars! – ma che cosa ha prodotto per la Sicilia e i siciliani questa Ars dal maggio del 1947? – niente . . solo miseria, disoccupazione e mafia, basta leggere gli eventi da quella data! Anzi, è giusto ricordare che ha prodotto un numero di parassiti incalcolabile, dal presidente in giù – personaggi inservibili, sempre più incompetenti, che hanno l’aria e l’espressione di una immodestia e di una presunzione sempre più risibili, tipiche di chi si ciba dei soldi dello Stato, senza arrossire, senza nulla dare in cambio, tutto a spese di una popolazione distratta da problemi esistenziali, la cui maggioranza viene accuratamente tenuta nell’ignoranza più assoluta, nella miseria e in un sottosviluppo da terzo mondo, con la promessa di fasulli guadagni facili capirsi! Personaggi incapaci, senza cultura e senza storia, personaggi che hanno sottratto e che continuano a sottrarre importanti risorse economiche all’Isola, personaggi che si sono creati stipendi incredibili, una vera rapina ai danni di chi non capisce perché non riesce a sbarcare il lunario, presuntuosi senza dignità, mentre dilaga una miseria sotto gli occhi di tutti, ora basta, questi inutili personaggi! spariscano perché hanno semplicemente disonorato la storia e la sede del più antico parlamento europeo, che offendono, agli occhi del mondo, la dignità di un popolo antico che vanta tradizioni culturali importanti, che è ora, che vengano giustamente riscattate!
 
 
+3 #1 DIMISSIONI STRUMENTALISALVATORE VERNACI 2012-07-30 13:51
Alla vigilia del giorno stabilito per formalizzare le pluri-annunciat e e sbandierate dimissioni di Raffaele Lombardo da Presidente della Regione, a meno di dieci mesi dalla scadenza naturale della legislatura, francamente, queste non vincono la Gente. Gli addetti ai “lavori” dicono che “deve dimettersi, se vuole evitare ulteriori provvedimenti giudiziari”. Se così fosse, avrebbe ragione Montesquieu quando afferma che i poteri dello Stato si condizionano e si limitano a vicenda. Ma io ritengo infondato tale pensiero. Per la Gente queste annunciate dimissioni rappresentano l’ultimo atto “scellerato”, messo in essere da Raffaele Lombardo, con l’accordo dei Partiti, per continuare a mantenere all’Assemblea regionale n. 90 Deputati e non 70 come i Siciliani si aspettavano e si aspettano. Sappiano i Politici che il discredito della Gente nei loro confronti, se si andrà a votare per eleggere n. 90 Deputati e non 70, raggiungerà il livello massimo, a beneficio del qualunquismo di partiti e movimenti antipolitici. Lombardo avrebbe un’opportunità per lasciare un’impronta positiva negli annali della Storia regionale siciliana: condurre la Regione alla scadenza naturale, applicando la riduzione dei Deputati regionali ed in questo breve periodo effettuare e/o proporre all’Assemblea regionale: 1) L’abolizione delle Province e riduzione del numero di consiglieri ed assessori comunali 2) La dismissione degli enti regionali inutili; 3) La revoca e la riduzione delle consulenze; 4) L’attivazione delle SRR alla scadenza prevista dalla legge; 5) L’alienazione del patrimonio regionale non utilizzabile a fini istituzionali; 6) L’eliminazione delle indennità aggiuntive percepite dai Parlamentari;7) La Rideterminazion e delle Piante organiche della Regione e degli Enti locali, previa fissazione del rapporto dipendenti/popo lazione ed avvio della procedura di mobilità e di stabilizzazione dei precari; 8) Avviare una incisiva tutela ambientale e di sviluppo; 9) Azioni forti verso il Governo centrale per il rispetto degli artt. 36,37 e 38 dello Statuto speciale regionale; 10) Applicazione dell’art. 13 bis ed indizione del referendum popolare confermativo sullo Statuto Speciale Siciliano.11) Sganciarsi dalla sudditanza delle istituzioni centrali europee, come hanno fatto le isole Faer Oer
 

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