C'è una deroga all'ordinanza sindacale sul decoro urbano che vieta l'utilizzo delle piazze principali della città "per qualsiasi motivo". Una deroga che vale comunque solo per la classe politica e non per la "società civile", per cui la piazza è bandita da giugno.
Una deroga già in vigore da tre settimane, dice il Comune, a seguito di un incontro convocato dal Prefetto Postiglione cui hanno partecipato i rappresentanti di tutti i partiti che hanno sottoscritto il verbale.
Una risposta quindi per Fabrizio Ferrandelli che ha sollevato oggi la polemica sulla candidata Giulia Marano, che venerdì chiuderà la sua campagna elettorale in piazza Verdi, una delle piazze coinvolte dall'ordinanza sindacale di giugno.
Una notizia, quella della deroga, che non è stata diffusa o forse non come avrebbe dovuto, ne' dalla Prefettura, ne' dai partiti, né dal Comune.
Dopo le elezioni dunque tornerà tutto come prima. Le piazze torneranno ad essere vietate anche ai politici. Magari il sindaco Orlando ci ripenserà dopo le elezioni, magari si ricorderà che manifestare e informare è espressione di libertà di pensiero, e che togliere ai cittadini la possibilità di farlo è una limitazione dell'esercizio delle democrazia.
Commenti
Della stessa riunione è stato redatto un verbale che è online sul sito della Prefettura, con un link visibile già dalla homepage, dal giorno 28 settembre.
http://www.prefettura.it/palermo/multidip/index.htm
Spiace quindi che alcuni candidati, con i rispettivi responsabili organizzativi di partito, continuino a dire di non essere al corrente di quanto deciso.
ufficiostampa@comune.palermo.it
Erano presenti i delegati di tutti i partiti presenti alle elezioni e i delegati di tutti i sindaci della Provincia.
Forse nel PD non sanno chi avevano delegato.
Palermo 25 ottobre 2012 - “Nel rassicurare l'Ufficio stampa del Comune di Palermo rispetto la circolazione delle informazioni all'interno della lista del PD, precisiamo che nessun rappresentante del Partito Democratico era presente al tavolo con il Prefetto ed il Segretario provinciale del PD ci ha confermato che nessun accordo è stato mai siglato da componenti PD. Inoltre nessuno si è mai premurato di far pervenire il verbale di tale riunione alle parti.
Sono quindi sollevato che i rappresentanti della lista nella quale sono candidato non si siano prestati a deroghe ad personam.
Detto ciò ci teniamo a ribadire quanto da noi già affermato: “Concedere ad alcuni possibilità che ad altri vengono negate - conclude Ferrandelli - è a dir poco spiacevole. L'amministrazio ne, nel rispetto dei diritti di tutti, dovrebbe decidere una volta per tutte qual è la regola e fare in modo che questa venga rispettata, sempre”.
Il fatto che 'l'utilizzo delle Piazze per i comizi è stato concesso, in deroga all'ordinanza sindacale sul decoro urbano, su richiesta dei partiti non fa che confermare come le regole valgano solo per la gente comune, mentre la classe politica, previo accordo tra le parti in causa, può decidere di fregarsene e di andare in deroga a qualsivoglia ordinanza.
Non ci si lamenti poi del sentimento di antipolitica che serpeggia tra i cittadini a cui non sono concesse deroghe.
Mi aspetto che l'Ufficio stampa del Comune di Palermo, organo rappresentativo e voce di tutti i cittadini palermitani, invece di alimentare sterili, strumentali e personalistiche polemiche tenga un atteggiamento più rispettoso nei confronti di un candidato, ma ancor prima di un cittadino, usando distacco nei toni e professionale distanza chiarendo semplicemente l'accaduto e non militando per nessuna delle parti”.