La candidatura a Sindaco al Comune di Cefalù per Vittorio Sgarbi, pare non essere più certa.
La motivazione sarebbe a rischio dopo lo scioglimento del Consiglio Comunale di Salemi, dove Sgarbi era Sindaco.
Secondo quanto previsto dall'articolo 143 del testo unico sugli enti locali; esattamente, secondo questa noma gli amministratori responsabili delle condotte che hanno dato causa allo scioglimento, non potrebbero candidarsi alle elezioni regionali, provinciali, comunali e circoscrizionali, che si svolgono nella regione nel cui territorio si trova l'ente interessato dallo scioglimento, limitante al primo turno elettorale successivo allo scioglimento stesso, qualora la loro incandidabilità sia dichiarata con provvedimento definitivo.
Provvedimento che dovrà essere ancora pronunciato dal Tribunale di Trapani.
Per Vittorio Sgarbi, nessun problema in merito, ma solo giochi politici avversari; si dichiara sereno in quanto lo scioglimento riguarda componenti del Consiglio Comunale e, non il suo essere Sindaco dell'epoca.
Tra l'altro, già, dimissionario al momento dello stesso scioglimento.
Certamente, con Vittorio Sgarbi alla guida del Comune di Cefalù, potrebbe realizzarsi una operazione di marketing territoriale, di notevole importanza.
Aspettando il provvedimento.
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