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AMIA rischio fallimento entro Maggio

Ieri si è tenuto a Roma un importante vertice presso il Ministero dello Sviluppo Economico, in cui è intervenuta anche Luisa Latella attuale Commissario del Comune di Palermo. Oggetto dell'incontro salvare l'AMIA. La missione sembra impossibile. Il dissesto dell'Azienda, emerso alle cronache, ai tempi del Presidente Enzo Galioto, poi premiato per la sua gestione con un posto al Senato dal Pdl, in questi anni non ha trovato nessuna via di uscita, anzi la situazione sembra essersi aggravata. I conti parlano chiaro: debiti per 50 milioni di euro, 8 milioni in più da chiedere al Comune per adeguamento del contratto di servizio, anche se è legittimo chiedersi di quale servizio si parla, visto lo stato dei rifiuti per le strade... Tutto questo andrà risolto entro maggio altrimenti sarà fallimento.

Oltre a iperboliche operazioni di mutui e cessioni di quote di altre municipalizzate come la AMG, l'unica ipotesi praticabile per salvare il salvabile, sembra essere quella della cassa integrazione straordinaria, già accordata dal Ministero.

In quest'ultimo caso a dirigere l'ago della bilancia è la Regione Siciliana, infatti ad andare in cassa integrazione potrebbero essere in 100 o in 500, a seconda che Palazzo d’Orleans finanzi o meno il secondo step della raccolta differenziata porta a porta, che coinvolgerebbe oltre 600 operai.

Commenti  

 
#3 Certo anche la CUBSalvatore 2012-02-18 14:54
Certo anche la CUB.
Ma sopratutto mi preme sottolineare la necessità di un fronte unico di lotta delle forze della sinistra politiche (Partito Comunista dei Lavoratori, Federazione della Sinistra, Sinistra Ecologia Libertà).
Queste forze devono difendere con tutte le loro forze i lavoratori dei servizi pubblici (scuola, sanità, trasporti. rifiuti. acqua, energia) e le fabbriche (Fincantieri, Eni, Enel) che il governo vuole privatizzare per fare cassa a favore delle banche e degli industriali,
Bisogna rompere con quei partiti borghesi che sostengono pquesto programma di privatizzazioni e liberalizzazion i, non solo il PDL, UDC, MPA ma anche il PD e IDV.
Solo un governo dei lavoratori può rappresentare una risposta vera dalla parte dei disoccupati, precari, operai e masse popolari alla crisi capitalistica.
In Grecia i compagni del EEK (Quarta Internazionale) si muovono in questa direzione, nella magna grecia (Sicilia) dobbiamo fare lo stesso.
 
 
#2 GARANZIE LIVELLI OCCUPAZIONALImaxx 2012-02-17 19:48
CONDIVIDO IL COMMENTO DI SALVATORE MA A QUEI SINDACATI DOBBIAMO AGGIUNGERE IL SINDACATO DI BASE
"A.L.BA CUB" SINDACATO MAGGIORMENTE RAPPRESENTATIVO DENTRO AMIA ESSEMME.
 
 
+2 #1 NO AI LICENZIAMENTI, NO ALLA CASSA INTEGRAZIONESalvatore 2012-02-17 15:34
Ma quale cassa integrazione, ma quali licenziamenti è necessario salvaguardare la natura pubblica del servizio.

Il governo Monti (espressione delle banche, delle imprese e del vaticano) vuole privatizzare tutti i servizi pubblici per pagare il debito e gli interessi alle banche (nazionali e internazionali) . Dobbiamo dire di NO, dobbiamo organizzare un fronte unico della sinistra politica (PCL; FdS), sindacale (CGIL, USB, COBAS) e di movimento contro il governo e il padronato.
COSTRUIAMO IL MOVIMENTO NO DEBITO-NO MONTI , SOLIDARIETA' ALLA RIVOLUZIONE GRECA, SOLIDARIETA' AI LAVORATORI AMIA
 

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