La Crisi Virtuale dagli effetti reali

signoraggioDue amici seduti al bar parlano di crisi economica. Luca è un lavoratore a tempo determinato, Gianni è un uomo in carriera, lavora in una banca ed è prossimo ad un salto di carriera. Luca chiede a Gianni: hai sentito questa cosa del signoraggio bancario? Dicono che si possa spiegare la crisi attuale con questo meccanismo. Gianni scoppia a ridere e dice all'amico: ancora a riempirti la testa di queste cavolate, sono tutte balle. Luca insiste: ma perché di che si tratta, cos'è? Gianni: Ma che ne so, se non ne parla nessuno non sarà una cosa importante no? Ti saluto. Se anche voi la pensate come Gianni, non andate oltre. Già perché ora ve ne raccontiamo delle belle, mica delle balle.Vi si siete mai chiesti come viene creata la moneta cartacea che portate (o dovreste avere) in tasca?
A stampare la moneta è notoriamente la Banca Centrale, un ente che non è statale. La Banca Centrale italiana appartiene per il 94,33% a banche e assicurazioni private, per il 5,67% ad INPS ed INAIL.Unicredit ed Intesa San Paolo, con il loro diritto di voto, possono influenzare in maniera decisiva le decisioni del governatore di Bankitalia, anche se viene nominato dalla Presidenza del Consiglio.

Come scritto nel Modern Money Mechanics, la Repubblica Italiana stampa dei fogli detti  "Titoli del debito pubblico" che vengono acquistati esclusivamente dalla Banca Centrale Italiana tramite altri fogli di carta, detti "banconote (si, quelle le conosco, le dovrei avere in tasca)" ed in questo modo, ad ogni "Titolo del debito pubblico" corrisponde un valore equivalente di banconote che crea la moneta che tutti noi usiamo. Tutto finito? No, la storia prosegue. Oggi la transazione avviene elettronicamente, al posto dei fogli di carta abbiamo impulsi elettrici, al punto che solo il 10% della moneta esistente è reale, il resto è un numero virtuale. 

Facciamo un esempio pratico. Tramite lo scambio Titoli di stato - denaro, ho creato 10 miliardi di euro, che diventa parte della riserva a cui tutte le banche private possono avere accesso. Per legge, ogni banca deve mantenere al suo interno una riserva di questa quota pari ad una percentuale dei suoi depositi, solitamente piazzata al 10%. Un miliardo di euro è quindi la riserva obbligatoria, i restanti 9 miliardi di euro sono considerati base per concedere nuovi prestiti, tramite i contratti di mutuo. In questo modo, posso generare nuova moneta e riutilizzare quei 9 miliardi per ulteriori prestiti, sulla base della riserva iniziale esistente. In questo modo, la Banca Centrale italiana può creare 90 miliardi di euro partendo dai 10 miliardi di euro realmente esistenti. La chiave del signoraggio bancario è che ogni volta che viene creato un nuovo deposito dal rapporto Repubblica Italiana e Banca Centrale italiana, una somma 9 volte più grande si crea dal nulla. Non solo, ma l'immissione di moneta genera la cosidetta inflazione, quella che aumenta i prezzi dei beni e fa perdere di valore la moneta che hai in tasca. L'inflazione deve esistere, deve crescere e per evitare che gli stati falliscano, la crescita economica deve essere sempre maggiore. Espandendosi la base monetaria, il potere d'acquisto è destinato a ridursi in maniera progressiva. E qui il senso comune ci viene incontro. "Ai tempi con 10 euro facevo la spesa"..., non si tratta solo di una sensazione, ma di un dato di fatto. Per avere in tasca lo stesso potere d'acquisto, devi guadagnare più moneta e, possibilmente, lavorare di più. Se non ci fosse debito nel nostro sistema monetario, non ci sarebbe moneta.

Quindi, per estinguere il debito, la Repubblica Italiana e gli italiani dovrebbero restituire tutto il denaro circolante alla Banca Centrale italiana? No. Perché sul denaro creato, grava un interesse. E siccome non esiste la base monetaria per ripagare l'interesse, ogni volta che viene creato denaro, viene creato un interesse che è impossibile restituire, quindi l'insolvenza e la bancarotta sono sistemici. Come nel gioco della sedia, a turno qualcuno deve rimanere a bocca asciutta.
Luca inizia a sudare. Ma se questo avviene in un rapporto tra una banca centrale ed uno Stato, cosa sta accadendo oggi che la Banca Centrale Europea non dialoga con alcuno Stato ma con altre banche centrali?
La risposta a questa domanda, potrebbe spiegarci l'attuale crisi, ma la rinviamo alla prossima parte dell'inchiesta.