Aggiornamento: l'Assessore regionale al Turismo Daniele Tranchida, congiuntamente  al dirigente generale del proprio assessorato Marco Salerno, starebbe valutando l'ipotesi, molto fondata, di bloccare in via cautelativa i nuovi appalti per i grandi eventi della regione siciliana, oltre che a bloccare l'esecuzione di quelli già affidati. Un provvedimento che potrebbe testimoniare la delicatezza delle indagini in corso, un atto dovuto dell' amministrazione. Amministrazione che comunque c'è da dire avrebbe dovuto vigilare e garantire la correttezza delle proprie procedure a "monte" e non azzerando tutto a "valle".

Come era prevedibile, visto il giro d'affari “stratosferico” l'indagine sugli appalti dei grandi eventi in Sicilia, sembra essere solo all'inizio. La maglia delle indagini si sta allargando su un sistema che per anni sembrerebbe avere egemonizzato gli appalti sempre su gli stessi soggetti. Quello che traspare dalle prime ipotesi, è l'esistenza di un filo diretto tra imprese e funzionari regionali compiacenti che avrebbero cucito su misura alcune “operazioni”. Dopo un primo disarmante silenzio ora sembrerebbe qualcosa si stia muovendo anche all'interno della Pubblica Amministrazione. Oltre all'istituzione di una commissione interna nominata dall'Assessore al Bilancio Gaetano Armao e le dichiarazioni dell'Assessore al Turismo Tranchida, dettosi pronto a licenziare gli eventuali responsabili di illecito, due soggetti potenzialmente chiave, un imprenditore e un funzionario dell'Assessorato al Turismo, avrebbero chiesto di parlare con la Procura della Repubblica. Sull'oggetto di tale conversazione c'è il massimo riservo e non trapela nulla. Resta chiaro che la “pentola” è stata scoperchiata e il filone d'indagine tutt'altro che esaurito.

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