PALERMO: IL BRASS GROUP VIA DALLO SPASIMO

spasimoBoom! Anche il Brass Group naviga in cattive acque. Succede che l'Amministrazione Comunale ha decretato lo sfratto alla Fondazione del Brass Group dal complesso monumentale di Santa Maria dello Spasimo. Lo sfratto è previsto entro trenta giorni con lo sgombero coatto, di pianoforti, strumenti in genere e personale in servizio e, inoltre, anche il pagamento di  alcune centinaia di migliaia di euro, circa 275.000 euro, a titolo di indennità di occupazione per l'ultimo quadriennio di attività.
La data sull'atto di sgombero è imminente, il 22 Febbraio 2012.
Una sinergia, quella tra il Comune di Palermo e la Fondazione, attiva già da tempo.
L'affidamento dei locali era stato deciso in ragione dei finanziamenti del programma Urban, erogati al Comune dalla Comunità Europea e finalizzati alla creazione di una Scuola di Musica Jazz. Il 22 giugno 1997, l'Amministrazione Comunale conferiva l'incarico, a titolo gratuito, dell'organizzazione e attuazione dei corsi di Direzione d'Orchestra ed Esercitazioni Orchestrali, all'associazione Musicale.
"Purtroppo - dichiara Ignazio Garsia, Presidente del Brass Group - la mancata ufficializzazione di tale affidamento, con una documentazione adeguata, ha fatto si che, da oggi a un mese, questa scuola, con tutto ciò che vi è all'interno, compresi i docenti, musicisti di altissimo livello, sarà sfrattata in questa maniera, senza un preavviso".
Interviene, Gaspare Ferro, segretario generale della Fondazione: "Noi abbiamo sempre dimostrato nella gestione di questa Fondazione che quasi il 60 per cento viene dalle attività che promuoviamo, mentre il 40 per cento viene dai fondi pubblici, che sono via via diminuiti dal 2007, anno della costituzione della Fondazione, con tagli anche del 70 per cento. Mi chiedo come la cultura che la Fondazione esprime con l'Orchestra Jazz permanente fra le migliori d'Europa; la Scuola di musica popolare, che vede circa 300 allievi mediamente durante gli anni, e 40-45 docenti che prestano la loro opera; con il Jazz Museum; con le produzioni che noi facciamo, perché qui non facciamo compravendita di spettacoli, ma li produciamo dando lavoro a qualcosa come 150 persone. La nostra preoccupazione maggiore, non è solo che ci tolgano i locali, ma che attraverso l'impoverimento per abbandono di una politica culturale da parte del Comune si contribuisca ancor di più a rendere invivibile questa città".
Ricordiamo che nel 2010, la giunta regionale ha approvato l'affidamento al Brass Group del "Real Teatro di Santa Cecilia" di Palermo. La struttura, ristrutturata tra il XVIII e il XIX secolo, prima della costruzione dei Teatri Politeama, Massimo e Biondo, costruiti tutti tra la fine dell'Ottocento e l'inizio del Novecento, era un tempo il più importante della città.